I frumenti di Nazareno Strampelli

Sebbene la sua figura sia oggi sconosciuta al grande pubblico, Nazareno Strampelli fu il più importante genetista agrario italiano durante i primi quattro decenni del ventesimo secolo. Grazie all’applicazione dei principi dell’ibridazione e della genetica mendeliana nel suo programma di miglioramento genetico del frumento avviato a Rieti fin dal 1903, egli ebbe un ruolo determinante nello sviluppo di varietà di frumento caratterizzate da elevata produttività e resistenza alle fitopatie.

Strampelli fu l’artefice della “battaglia del grano”, che negli anni ’30 portò l’Italia a raggiungere l’autosufficienza per il frumento. Le varietà di Strampelli ebbero grande successo anche all’estero:

Ardito, Mentana, Villa Glori, Abbondanza e S.Pastore contribuirono in modo significativo ad aumentare le rese nella ex-Jugoslavia, in Ungheria, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Cina. La varietà Mentana, infine, e alcune linee da essa derivate furono utilizzate da N.E. Borlaug nel suo programma di miglioramento genetico del frumento che portò alla “green revolution”.

Nazareno Strampelli (Figura 1) nacque nel 1866 a Crispiero, frazione del comune di Castelraimondo (MC).

figura 1 - Nazareno Strampelli

Sebbene la sua figura sia oggi sconosciuta al grande pubblico, Strampelli fu il più importante genetista agrario italiano durante i primi quattro decenni del ventesimo secolo. In un periodo storico in cui lo sviluppo di varietà più produttive avveniva attraverso la selezione della variabilità esistente nelle popolazioni naturali, egli intuì il potenziale dell’ibridazione per introdurre e fissare nelle varietà i caratteri agronomici o fisiologici utili all’aumento della produttività. Pur non conoscendo le leggi della genetica mendeliana (riscoperte nel 1900 negli Stati Uniti ma arrivate in Italia solo nel 1932 grazie a Carlo Jucci), Strampelli iniziò nel 1903 a Rieti un programma di miglioramento genetico del frumento. Insieme alla moglie Carlotta Parisani, che fu la sua principale collaboratrice (Figura 2), egli ebbe un ruolo determinante nello sviluppo di varietà di frumento caratterizzate da elevata produttività e resistenza alle fitopatie, che consentirono negli anni ’30 all’Italia di diventare autosufficiente per la produzione di grano. Come recita una delle due lapidi sulla sua casa natale di Crispiero, “dove cresceva una spiga di grano ne fece crescere due”.

figura 2 - Nazareno Strampelli e la moglie

Il successo di Strampelli è legato soprattutto all’incrocio tra la varietà Rieti, resistente alla ruggine, e la varietà olandese Wilhelmina Tarwe, con buone caratteristiche di produttività. La progenie di questo incrocio fu nuovamente ibridata con la varietà giapponese Akakomugi, caratterizzata da bassa taglia e precocità di spigatura. Le varietà che derivarono da questo incrocio (Ardito, Mentana, Villa Glori, Damiano e S.Pastore, solo per citarne alcune) furono alla base di un notevolissimo balzo nella produzione di frumento, diffondendosi su un’ampia percentuale del territorio italiano e ottenendo rese inaudite per quei tempi. Inoltre, la precocità di fioritura delle nuove varietà consentiva di anticipare l’epoca della raccolta, che in quel tempo nel reatino coincideva purtroppo con la diffusione massima delle zanzare, e di ridurre così per gli uomini che lavoravano nei campi il rischio di ammalarsi di malaria.

Dopo la seconda guerra mondiale le varietà di Strampelli si diffusero anche all’estero. Ardito, Mentana, Villa Glori e Abbondanza furono largamente coltivate in Cina; si stima che più di 600 varietà cinesi di frumento prodotte fino al 1992 avessero tra i parentali una o più varietà italiane (Zhou et al. 2008). Alcune varietà italiane, in particolare S.Pastore (Figura 3), contribuirono in modo significativo ad aumentare le rese nella ex-Jugoslavia, in Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e Romania (Borojevic 2008).

figura 3 - Spighe della varietà di frumento tenero “San Pastore

Tuttavia, Strampelli e il suo lavoro caddero nel dimenticatoio per lungo tempo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Sicuramente non giovò alla reputazione dello scienziato il fatto di essere stato l’artefice di quella che la propaganda del governo fascista aveva definito “la battaglia del grano” e di aver beneficiato dei finanziamenti che Mussolini ritenne di dover devolvere a questa causa. Un altro aspetto che può spiegare il lungo silenzio che ha ricoperto l’opera di Strampelli è il numero ridotto di pubblicazioni da lui redatte, la maggior parte delle quali in lingua italiana, cosa che ne precludeva la diffusione all’estero.

La riscoperta del lavoro di Strampelli iniziò negli anni ’90 del secolo scorso con la caratterizzazione molecolare del gene Rht8, che determina una riduzione dell’altezza delle piante, e del gene Ppd1, che conferisce insensibilità al fotoperiodo (Worland 2008), due caratteristiche presenti nelle varietà da lui sviluppate. In questo contesto Strampelli può essere considerato il precursore dei programmi che portarono alla cosiddetta “green revolution”, di cui il Premio Nobel Norman Borlaug sarà il portavoce. Borlaug completò infatti la sua formazione presso il gruppo di ricerca del professor Stackman dell’Università del Minnesota, a cui erano note le caratteristiche di resistenza alla ruggine della varietà Mentana; e fu proprio questa varietà e alcune linee da essa derivate che Borlaug utilizzò per dare l’avvio al suo programma di miglioramento genetico.

L’eredità di Strampelli

Nel 1919, per volontà di Nazareno Strampelli, era stato fondato l'Istituto nazionale di genetica per la cerealicoltura, in una sede appositamente costruita sulla via Cassia a Roma, che fu inaugurata nel 1930. In seguito alla riforma del 1968 la struttura divenne l’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura e tale rimase fino al 2004, anno in cui entrò a far parte del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura col nome di Unità di ricerca per la valorizzazione qualitativa dei cereali (CRA-QCE). I programmi di ricerca di questa Unità riguardano gli aspetti tecnologici, nutrizionali, genetici e agronomici delle colture cerealicole, in particolare il frumento

A Rieti è stato istituito un museo dedicato al lavoro di Strampelli (Figura 4), in cui è conservata una collezione di strumentazioni scientifico-tecniche risalenti agli anni di attività dello scienziato; si possono inoltre osservare numerosi attrezzi d’epoca a uso aziendale (vecchi aratri a trazione animale, trebbiette ecc.).

figura 4 - Museo di Rieti

Esplora le schede collegate. Ogni livello indica il grado di approfondimento della problematica
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4
Difendere la produzione agricola
Altri patogeni
Insetti
Esempi di insetti sulle colture: la diabrotica e la piralide del mais
La concia del mais e le api
Patogeni fungini
Micotossine: definizione e diffusione
Micotossine: legislazione e monitoraggio
Esempi storici: la ruggine del caffé
Esempi storici: peronospora della patata e southern corn blight
Selezione di genotipi resistenti
Sistemi agricoli
L'agricoltura di montagna nell'Unione Europea
Un sistema agricolo antico: l'agricoltura itinerante
L'evoluzione della zootecnia e i sistemi di allevamento
I sistemi colturali basati sulla coltivazione del riso
Un sistema agricolo recente: colture idroponiche in serra
Migliorare la produzione agricola
Miglioramento genetico per caratteri qualitativi
Uso della biodiversità per caratteri qualitativi
Esempi di selezione di caratteri qualitativi in cereali
Miglioramento genetico per produzione
Mais: ibridi ed eterosi
La Green revolution di Norman Borlaug
sei qui  I frumenti di Nazareno Strampelli
Le tecniche più recenti: l'ingegneria genetica
Resilienza: risposta alle crisi sistemiche
La Terra: risorsa economica e identità sociale per lo sviluppo umano
Foreste e sicurezza alimentare
I prodotti forestali non legnosi
Lo stato delle foreste nel mondo
I conflitti per la terra
Le grandi acquisizioni di terra (Land Grabbing)
Monitorare le grandi acquisizioni di terra: i dati LAND MATRIX
I regimi di proprietà della terra
Le Linee Guida volontarie sula governance responsabile della terra, risorse ittiche e foreste
Il diritto alla terra delle popolazioni indigene
Land grabbing in Papua Nuova Guinea
La risorsa terra nell'Agenda Post-2015 per lo Sviluppo Sostenibile

Nazareno Strampelli

Nazareno Strampelli

Nazareno Strampelli

Nazareno Strampelli e la moglie

Nazareno Strampelli e la moglie Carlotta Parisani

Nazareno Strampelli e la moglie

Spighe della varietà di frumento tenero “San Pastore

Spighe della varietà di frumento tenero “San Pastore

Spighe della varietà di frumento tenero “San Pastore

Museo di Rieti

Il museo dedicato a Nazareno Strampelli a Rieti

Museo di Rieti

Il lavoro di Nazareno Strampelli, come si è detto, è stato messo da parte e dimenticato per lungo tempo. Negli ultimi anni, però, si assiste in Italia a una rivalutazione dei risultati della sua ricerca attraverso convegni, seminari e pubblicazioni che ricordano la sua opera e quella della moglie. Nel 2009 è anche uscito un film dal titolo “L’uomo del grano”, che aveva lo scopo di riconoscere il ruolo avuto da questo singolare ricercatore nello sviluppo dell’agricoltura italiana. Non è da trascurare nemmeno il fatto che una delle sue varietà di frumento duro più note, Senatore Cappelli (dedicata a Raffaele Cappelli, senatore del Regno d’Italia che gli mise a disposizione le sue terre in Puglia per la sperimentazione), è considerata un prodotto di nicchia di notevole qualità e viene utilizzata per la produzione di alimenti, spesso da coltivazione biologica.

Borojevic S. (2008). L’impatto delle varietà di Strampelli nei paesi dell’est Europa. Atti del seminario: “I frumenti di Nazareno Strampelli. Una pietra miliare nella granicoltura italiana e mondiale”, Giorgi B. e porfiri O. Editori, pp. 28-36.

Immagini del museo dedicato a Nazareno Strampelli a Rieti 

“L’uomo del grano”. (2009). Film di Giancarlo Baudena con Carlo Greco e Consuelo Ciatti.

Museo della scienza del grano.

Salvi S. (2008).Viaggio nella genetica di Nazareno Strampelli. (si può richiedere all’autore: sergiosalvi@hotmail.com)

Salvi S. Nazareno Strampelli, breeder rivoluzionario.

Salvi S., Porfiri O., Ceccarelli S. (2013). Nazareno Strampelli, the ‘Prophet’ of the green revolution. Journal of Agricultural Science 151: 1–5.

Worland A.J. (2008). Il significato dei frumenti italiani nel miglioramento varietale a livello mondiale. Atti del seminario: “I frumenti di Nazareno Strampelli. Una pietra miliare nella granicoltura italiana e mondiale”, Giorgi B. e porfiri O. Editori, pp. 48-53.

Zhou et al. (2008). L’utilizzo dei frumenti italiani in coltura diretta e nel miglioramento genetico in Cina. Atti del seminario: “I frumenti di Nazareno Strampelli. Una pietra miliare nella granicoltura italiana e mondiale”, Giorgi B. e porfiri O. Editori, pp. 37-45.

 

 

Schede di approfondimento

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4
Difendere la produzione agricola
Altri patogeni
Insetti
Esempi di insetti sulle colture: la diabrotica e la piralide del mais
La concia del mais e le api
Patogeni fungini
Micotossine: definizione e diffusione
Micotossine: legislazione e monitoraggio
Esempi storici: la ruggine del caffé
Esempi storici: peronospora della patata e southern corn blight
Selezione di genotipi resistenti
Sistemi agricoli
L'agricoltura di montagna nell'Unione Europea
Un sistema agricolo antico: l'agricoltura itinerante
L'evoluzione della zootecnia e i sistemi di allevamento
I sistemi colturali basati sulla coltivazione del riso
Un sistema agricolo recente: colture idroponiche in serra
Migliorare la produzione agricola
Miglioramento genetico per caratteri qualitativi
Uso della biodiversità per caratteri qualitativi
Esempi di selezione di caratteri qualitativi in cereali
Miglioramento genetico per produzione
Mais: ibridi ed eterosi
La Green revolution di Norman Borlaug
sei qui  I frumenti di Nazareno Strampelli
Le tecniche più recenti: l'ingegneria genetica
Resilienza: risposta alle crisi sistemiche
La Terra: risorsa economica e identità sociale per lo sviluppo umano
Foreste e sicurezza alimentare
I prodotti forestali non legnosi
Lo stato delle foreste nel mondo
I conflitti per la terra
Le grandi acquisizioni di terra (Land Grabbing)
Monitorare le grandi acquisizioni di terra: i dati LAND MATRIX
I regimi di proprietà della terra
Le Linee Guida volontarie sula governance responsabile della terra, risorse ittiche e foreste
Il diritto alla terra delle popolazioni indigene
Land grabbing in Papua Nuova Guinea
La risorsa terra nell'Agenda Post-2015 per lo Sviluppo Sostenibile